Azione Universitaria Urbino:
noi soli a difendere la rappresentanza studentesca
Azione Universitaria Urbino:
noi soli a difendere la rappresentanza studentesca
31/05/2025
Comunicato Stampa
Durante la seduta del 21 maggio scorso, il Gruppo di Azione Universitaria nel Consiglio degli Studenti di UniUrb ha presentato una mozione volta a chiedere maggiori tutele per la rappresentanza studentesca nel Nucleo di Valutazione dell’Ateneo. Tuttavia la maggioranza del Consiglio degli Studenti, guidata da Unione degli Universitari (UdU), dopo aver attaccato la proposta di AU ha votato per rinviarla a seduta da definire.
La mozione presentata da Azione Universitaria nasceva dall’intervento pronunciato qualche giorno prima in Senato Accademico dal Rappresentante Alessandro Andreini (sempre AU). Dopo aver rilevato alcune criticità relative al ruolo della rappresentanza studentesca nella nuova versione del Regolamento del Nucleo in discussione in Senato, Andreini aveva proposto alcune migliorie. È proprio per rafforzare queste proposte a tutela della rappresentanza studentesca nel Nucleo che il Gruppo di Azione Universitaria aveva deciso di portarle anche in Consiglio degli Studenti con una mozione ad hoc.
Diverse sono le tutele previste dalla mozione presentata da AU (garanzie di dibattito nelle riunioni telematiche, congruo anticipo per le convocazioni straordinarie, migliore definizione dei casi di decadenza, mandato di durata biennale). Ma soprattutto AU impegnava il Consiglio a chiedere alla Governance chiarezza sull’attribuzione al Consiglio degli Studenti della facoltà di eleggere il Rappresentante nel Nucleo, anche nei casi di decadenza o dimissioni, e sull’esercizio da parte dello studente nel Nucleo delle funzioni di Organismo Indipendente di Valutazione (OIV). Queste ultime – sottolinea Azione – sono importanti funzioni di controllo (nell’ambito della performance, della trasparenza e della prevenzione della corruzione) previste anche in altri enti pubblici. La riforma Gelmini – spiega AU – le ha assegnate, nelle Università, ai Nuclei di Valutazione e, dunque, anche ai Rappresentanti degli Studenti che vi siedono.
A fronte dell’importanza delle tematiche in gioco stupisce dunque la reazione della maggioranza che, pur esprimendo l’attuale Rappresentante nel Nucleo, in modo totalmente contraddittorio, ha accusato AU di presentare una mozione faziosa. Ancora più sconcerto ha provato il Gruppo di Azione quando la maggioranza ha ammesso di non conoscere approfonditamente i riferimenti normativi alla base della proposta, che sono in realtà solo lo Statuto di Ateneo e – appunto – la Riforma Gelmini, ultima legge fondamentale sulle Università.
Se è sempre importante tutelare la rappresentanza studentesca – spiega Azione – lo è ancor più nel Nucleo di Valutazione, dove nell’ultimo anno si è trovata più volte in situazioni non felici. Com’è successo al precedente Rappresentante (sempre AU), che a ottobre scorso si era dimesso dal Nucleo motivando la propria decisione, tra l’altro, con alcune difficoltà incontrate nello svolgimento del proprio incarico, anche nelle funzioni di OIV. Il Consiglio degli Studenti aveva eletto allora un nuovo Rappresentante all’unanimità, sempre di Azione, così da dare continuità all’azione del suo predecessore. Questo Rappresentante – ricorda AU – non è mai entrato in carica per assenza del decreto rettorale di nomina, situazione che determinò anche un attrito istituzionale senza precedenti tra Rettore e Consiglio degli Studenti. Chi ha giovato di questa situazione è stata proprio UdU che, con il rinnovo del Consiglio, invece di difendere l’autonomia dell’Organo, non ha riconosciuto la precedente elezione per imporre un proprio nome.
In definitiva, Azione si chiede a chi giovino questi atteggiamenti, sicuramente – risponde il Gruppo – non alla rappresentanza studentesca, che dovrebbe garantire per conto di tutti gli Studenti qualità, e efficenza e correttezza nell’Università. Il rischio è – chiosa AU – che il “gusto della rivolta”, tanto sbandierato durante le elezioni studentesche, si trasformi in un più triste “gusto del potere”.